08/07/2021 TRIESTE – NIENTE CALCIO PER RAGAZZI MONTUZZA: LETTERA AL PAPA DOPO SCONTRO TRA FRATI E ASD || Dopo decenni, i ragazzi dell’associazione sportiva dilettantistica Montuzza di Trieste (ad oggi settanta circa) rischiano di non poter più giocare a calcio nell’oratorio di Via Tommaso Grossi, a causa del mancato accordo tra i frati cappuccini che lo gestiscono e il presidente dell’Asd. Fino a poco fa la collaborazione tra i due soggetti si basava
su un accordo verbale e un contributo volontario, mentre di recente ne è stato proposto uno scritto che prevede un pagamento annuale di circa 3mila euro per l’utilizzo dell’oratorio. Una cifra ritenuta non sostenibile dal presidente dell’Asd,
Beniamino Lezzi. La società, peraltro, contesta il fatto che non sarebbe più possibile e utilizzare la sala al chiuso in caso di pioggia e che il campo sarà disponibile un giorno in meno rispetto a prima. Ma dopo l’arrivo di una missiva legale che scioglie il rapporto con l’ASD Montuzza ecco che i genitori dei mini calciatori hanno varato una petizione on-line e inviato una raccomandata al Papa per chiedere che venga individuata una soluzione. Un’iniziativa nata nel lontano 1907, votata più all’aggregazione sociale che allo sport rischia di spegnersi. Fra Paolo, che gestisce l’oratorio, spiega che l’accordo
scritto si è reso necessario per rispettare “la normativa vigente” e che esso prevede anche “un rimborso del 50% delle spese”. Aggiunge inoltre che “i frati hanno bisogno di una serie di spazi” per avviare nuove iniziative in oratorio e che “purtroppo la società ha creato uno scontro a livello personale” che “non rende possibile una collaborazione”. “Sono impegnato a far si che l’oratorio sia a disposizione di tutti i ragazzi e ragazze del rione – conclude – e non solo un impianto sportivo a uso esclusivo di una società”. (Servizio di Marco Stabile)


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