17/07/2021 TRIESTE – COSTA CROATA TUTTA ARANCIONE, L’ISTRIA NON CI STA || C’è preoccupazione, ed anche una certa irritazione, in seguito alla decisione, da parte del Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, di inserire in zona arancione tutta la costa croata, ovvero Istria, Quarnero, e tutta la Dalmazia fino a Ragusa. Veljko Ostojic, direttore dell’Assoturismo croata, non usa mezzi termini. “E’ un avvertimento – dice -: se non cambiamo rotta per quanto concerne il rispetto delle misure epidemiologiche, la stagione turistica potrebbe finire molto presto giacché da arancione a rosso, il passo è breve”.
Secondo Stipe Jelic, dell’Associazione dei ristoratori di Spalato, la colpa sarebbe di chi ancora rifiuta il vaccino, mettendo in crisi l’intera economia del paese, non solo il comparto turistico”.
La decisione del Centro Europeo, già nei giorni scorsi, aveva causato non poche irritazioni soprattutto in Istria. La regione infatti, aveva sempre fatto registrare i dati migliori della Croazia per quel che riguarda l’incidenza del CoronaVirus. Tanto da indurre il presidente Boris Miletich ad invitare una lettera al premier croato Adrej Plenkovich, chiedendogli di intervenire nelle sedi comunitarie.
Alla base di tutto, una ragione ben precisa: il Centro Europeo non considera le 20 regioni amministrative del paese, che è stato diviso in quattro zone statistiche di secondo livello. L’Istria risulta inclusa in quella Adriatica, coloratasi di arancione causa la situazione venutasi a creare in Dalmazia. Pertanto, Miletic ha esercitato pressioni affinchè sia seguito il modello dell’Istituto tedesco Robert Koch, che ragiona secondo le regioni amministrative. (Servizio di Umberto Bosazzi)


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