11/10/2021 TRIESTE – La 53ma edizione della Barcolana è stata vinta dalla barca Arca Sgr del triestino Furio Benussi in poco più di 45 minuti. E’ stata la la Coppa d’Autunno della bora ma soprattutto della ripartenza dopo un anno di stop. || Non voglio un attico in centro né una villa in Costiera, cosa me ne faccio di un Rolex o del Faro della Vittoria in regalo? Io voglio libertà, vento fra i capelli, vela gonfia, orizzonte senza certezza, dimenticate i cliché, voglio sentire sulla pelle la bora che tinge di bianco il Golfo di Trieste. Io voglio nuove rotte. Il centone barcolanesco della hit “Ye Veux” (Io voglio) della trascinante ZAZ è un inno alla Barcolana53: un mare possibilità ritrovate. L’immagine d’apertura è “l’insieme del singolo” sulla linea di Barcola e nel villaggio sulle Rive: le diverse partenze, le diverse interpretazioni della raffica, i diversi modi di stare assieme, i diversi modi di esserci, l’arte di vincere comunque con in mano il timone piuttosto che uno spritz: “Un pour tous les marins”.E allora via: tutti sull’Arca. Quella che ospita velisti d’ogni specie. Proprio quel nome, che simboleggia possibilità di sopravvivere al diluvio universale, guardacaso, trionfa alla Barcolana della ripartenza. Furio Benussi è il simbolico Noè che raggruppa a bordo il meglio dell’arte velica nostrana: da Lorenzo Bressani a Stefano Spangaro sino a due rappresentanti della pattuglia rossoalabardata nel team Luna Rossa: Nicholas Brezzi e Raffaele Fredella.In una giornata da veri lupi di mare – in cui le imbarcazioni più piccole vengono lasciate prudenzialmente a terra – la regata si trasforma in una gara ad eliminazione. Prima la rottura della randa di Portopiccolo-Prosecco Doc che lascia a secco Kosmina e De Martis, poi la sorpresa di Way of Life che mette il turbo dopo la partenza sorprendendo i triestini. Il team di Gasper Vincec gira in testa in prima boa. Arca, seconda, è pronta alla rimonta, ma gli sloveni rompono la piastra del carrello della randa perdendo tutto il margine sull’inseguitrice. Arca Sgr, già a poche lunghezze, ringrazia e se ne va. Il team nostrano taglia il traguardo in terza boa in poco più di trequarti d’ora: prima percorso accorciato a causa della bora (che invec (Servizio di Marco Stabile)


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