11/12/2021 TRIESTE – Illegittimo lo sciopero a oltranza proclamato in porto contro il green pass dal 15 ottobre. Lo ha stabilito l’apposita Commissione di vigilanza che, però, esclude sanzioni disciplinari per i singoli lavoratori. || Lo sciopero in porto dal 15 ottobre contro il Green Pass è stato illegittimo: lo ha confermato la Commissione di garanzia sugli scioperi, che ha stabilito l’irregolarità della condotta del sindacato Fisi, alla cui agitazione a livello nazionale si era agganciata la mobilitazione del Clpt nello scalo triestino. La Fisi dovrà pagare un’ammenda di 15 mila euro in base a quanto contestato dall’organismo che valuta la legittimità degli scioperi, in particolare su preavviso e durata dell’astensione dal lavoro. Il provvedimento, però, non inserisce i porti nella lista dei servizi essenziali, escludendo così misure disciplinari sui singoli lavoratori e non cita l’azione del Coordinamento dei lavoratori portuali di Trieste. Niente sanzioni, dunque, per il Clpt che legge la pronuncia della commissione come una conferma della propria posizione. “L’illegittimità riguarda attività che rientrano nei servizi essenziali, e l’attività portuale non è inclusa – dichiara il portavoce Sandi Volk, che aggiunge – le contestazioni disciplinari ai lavoratori non hanno ragion d’essere, stiamo assistendo ad azioni pretestuose e terroristiche”. E il coordinamento rilancia, annunciando che il prossimo 17 dicembre aderirà allo sciopero dei lavoratori portuali proclamato da Cgil Cisl e Uil. Intanto sul fronte datoriale, Adriafer conferma di proseguire con i provvedimenti disciplinari annunciati a 37 lavoratori, l’Agenzia per il lavoro portuale ha preferito invece la strada degli esposti per false attestazioni di malattia. (Servizio di Laura Buccarella)