20/12/2021 TRIESTE – Due sigle di lavoratori portuali annunciano uno sciopero per il 23 dicembre, ma non ci saranno presidi ai varchi. || Si preannunciava come un possibile blocco del porto, con forti disagi per l’astensione totale dal lavoro giovedì 23 dicembre e sciopero a oltranza proclamato dal Coordinamento Resistenza Porto di Trieste insieme al Coordinamento Lavoratori del Porto di Genova. Nel primo comunicato congiunto, le due organizzazioni promuovevano l’agitazione per “fermare la politica repressiva del Governo”. Poi un secondo comunicato, dai toni più morbidi, in cui le stesse sigle in sostanza annullano la manifestazione di Trieste. La nota precedente era dettata – scrivono i portuali – dall’impeto dovuto alla morte in porto vecchio di Daniele Zacchetti, che si va ad aggiungere alla rabbia, alla delusione per tutto quanto successo in questi mesi, con licenziamenti e demansionamenti”. ”Siamo rimasti in pochi – concludono – forse un centinaio, e siccome giovedì ci saremmo trovati a contrapporci ai nostri colleghi/fratelli abbiamo deciso di annullare la manifestazione”. Maggiori dettagli erano attesi dopo l’assemblea che però non si è svolta per ridotta partecipazione, appena una quindicina di persone riunite a Basovizza. Nell’ultimo comunicato ufficiale, diffuso oggi, i portuali appoggiano l’astensione dal lavoro promossa a livello nazionale ma escludono presidi ai varchi dello scalo, invitando i cittadini a non spostarsi dalle proprie città rischiando in termini di sicurezza, soprattutto nei giorni di festa. “Un assist troppo goloso per chi non aspetta altro” commentano. Dalle premesse, non sembra dunque ripetersi la protesta di ottobre, con manifestazioni oceaniche e blocchi agli ingressi portuali. (Servizio di Laura Buccarella)
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