20/01/2022 TRIESTE – Il Verdi si prepara per il debutto, domani in prima mondiale assoluta, di “Amorosa Presenza”, lo spettacolo che apre il cartellone 2022. C’è attesa e tensione, per l’opera di Nicola Piovani, ma il teatro affronta la prova con estrema professionalità. || Ci siamo quasi: domani, alle 20.30, si alzerà il sipario su “Amorosa Presenza”, che non è soltanto il primo spettacolo del 2022 per il Teatro Verdi. L’opera, infatti, presentata in prima mondiale assoluta, è stata commissionata al maestro Nicola Piovani (Oscar 1998 per ”La vita è bella”) proprio dal teatro lirico triestino, circa tre anni fa. Le emergenze collegate alla pandemia ne hanno procrastinato il debutto, ma ora il momento è arrivato.Attorno allo spettacolo, poco si sa. La storia, tratta da un romanzo di Vincenzo Cerami, è stata elaborata dallo stesso Piovani e dalla figlia di Cerami, Aisha: in soldoni, racconta di due giovani che, per vivere meglio il loro amore, ricorrono al travestimento.La regia è di Chiara Muti, che per l’allestimento ha lavorato a stretto contatto con il compositore (che sarà sul podio). C’è un velo di mistero sulla scenografia curata da Leila Fteita, che tuttavia si annuncia di un certo effetto.Nei corridoi del teatro, nonostante l’impegno e la responsabilità nel mettere in scena uno spettacolo che si annuncia carico di significati non soltanto artistici, o forse proprio per questo, si respira una certa tranquillità: segnale di indubbia professionalità. – Intervistati PAOLO RODDA (responsabile artistico teatro verdi) (Servizio di Umberto Bosazzi)


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