27/01/2022 TRIESTE – Una complessa operazione antidroga condotta dalla Polizia Locale e dai Carabinieri di Aurisina ha portato all’arresto di due uomini che nel corso dell’ultimo anno e mezzo si erano sostituiti a uno spacciatore arrestato nel 2020 a Opicina, prendendo le redini della clientela || Tagliata una testa all’Idra di Lerna, altre due ne prendono il suo posto. Metafora mitologica che si declina alla situazione dello spaccio di droga nel territorio giuliano, isontino e sloveno. Il vuoto lasciato da uno spacciatore considerato un riferimento per il territorio, incarcerato dopo il suo arresto avvenuto a Opicina nel novembre del 2020 proprio per traffico di sostanze stupefacenti, ha portato altri soggetti a prendere il suo posto. Proprio in quel periodo il Nucleo di Polizia Giudiziaria della polizia locale di Trieste dal materiale sequestrato a casa dell’arrestato a Opicina, ha fatto partire ulteriori indagini dirette dalla Procura della Repubblica e affiancate dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Aurisina.Dal febbraio del 2021 sono stati fermati sull’altipiano triestino diversi soggetti a cui sono state sequestrate dosi di eroina e cocaina riconducibili a un monfalconese 45enne pregiudicato residente nella città dei cantieri. L’uomo quasi ogni giorno si riforniva nella vicina Slovenia e si incontrava con diversi assuntori di sostanze stupefacenti che già erano emersi nella documentazione sequestrata al residente a Opicina, ragione per la quale si è ipotizzato che il monfalconese tentasse di sostituirsi allo spacciatore incarcerato nel 2020 coprendo il buco per le esigenze della piazza.Non è tutto, perché una parte del portafoglio clienti originario dello spacciatore di Opicina aveva cambiato riferimento rivolgendosi a un altro soggetto, un cinquantenne triestino residente in una frazione carsica. Anche in questo le indagini hanno puntato al sequestro ad alcuni soggetti di dosi di cocaina che è stato ipotizzato provenissero dall’abitazione del 50enne, anche lui con precedenti di polizia legati agli stupefacenti. Ecco quindi che nelle scorse settimane, dopo diverse perquisizioni e sequestri di droga sul Carso triestino ed a Monfalcone, gli agenti hanno puntato all’abitazione del 50enne dov’è stato rinvenuto un ingente quantitativo (Servizio di Bernardo Gulotta)


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