07/02/2022 TRIESTE – Esce tra i fischi del Rocco dopo l’ennesima sconfitta in campionato, questa volta contro un avversario decisamente abbordabile, la Pro Sesto: la Triestina è in piena crisi, nel 2022 non ha ancora vinto perdendo 4 sfide su 5 e pareggiandone una. || Così non và. La sconfitta dell’Unione contro la Pro Sesto conclama una crisi già aperta in virtù dei risultati delle settimane scorse che hanno portato a Trieste 1 solo punto nelle ultime 5 partite, ovvero l’unico del 2022, con 2 gol fatti e 9 subiti.Questa Triestina è lontana parente di quella che ha calcato i campi fra fine novembre e dicembre seppur gli elementi siano praticamente gli stessi. Un’involuzione che ha poche attenuanti esterne, ovvero, infortuni e indisponibilità sono un aspetto da tener conto ma fino a un certo punto. Chi è sceso in campo a gennaio e febbraio lo ha fatto con qualcosa in meno. Forse meno grinta, forse troppa distrazione. Forse un ambiente che si è incupito e che ha condizionato l’umore di chi ne fa parte, come i giocatori, che oggi non riescono più a portare l’alabarda alla vittoria. Nemmeno al Rocco contro una Pro Sesto che per quanto fatto sin qui in campionato non si presentava come un ostacolo insormontabile. Invece proprio ai milanesi va fatto un plauso per l’energia dimostrata in campo. Campo che ha espresso un verdetto che la Triestina deve digerire in un momento in cui l’analisi su cosa non sta andando punta a più fattori: si parte dalla base, una base che se c’era in estate era abbastanza precaria, inteso come rosa a disposizione, e che è stata aggiustata in corsa con inevitabili contraccolpi nel primo periodo per cercare un assestamento. Poi un mercato così così: i due volti nuovi di sabato saranno sicuramente utili, ma non possono essere i colpevoli di una sconfitta pesante come quella del weekend visto che hanno svolto si e no mezzo allenamento dal loro arrivo. Quindi il turnover che Bucchi non può effettuare per mancanza di sostituti naturali in certi ruoli, vedi i terzini e il centrocampo. L’assenza di Lopez coperta da Iotti ne è un esempio, al netto dell’abnegazione del ragazzo. Quindi a base, mercato, turnover e una rosa non coperta ovunque si aggiunge lo scoramento di una serie di sconfitte che hanno abbattuto il mo (Servizio di Bernardo Gulotta)


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