07/02/2022 TRIESTE – Presentati a Cattinara i primi risultati del progetto Asugi di registro delle morti improvvise. Uno strumento – è stato spiegato – utile soprattutto in chiave di prevenzione. || Sono 26 le morti improvvise di persone al di sotto dei 50 anni su cui nell’ultimo anno sono stati svolti accertamenti clinici nell’ambito del ‘Registro Regionale delle Morti Cardiache Improvvise’ per risalire alle cause esatte del decesso. Si tratta per lo più di uomini (22) e, in generale, di persone tra i 41 e i 50 anni(16). Sono i primi numeri dell’attività svolta nell’ambito del progettoillustrato oggi all’ospedale Cattinara. A oggi, tre famiglie sono comprese in un percorso di screening cardiologico di primo livello e quindi diprevenzione primaria di eventi potenzialmente fatali. Un’iniziativa, ha spiegato Gianfranco Sinagra, direttore della Struttura complessa di Cardiologia Asugi, che ha la capacità di “convertire a progetto di vita un evento tragico come la morte”, attraverso lo screening famigliare di persone sane.In questo primo anno di attività, ha aggiunto Stefano D’Errico, dirigente medico di Medicina legale Asugi, la macchina organizzativa ha cominciato a camminare con le sue gambe ed è un risultato importante viste molteplicità di competenze che compongono il Registro. Dopo aver ricordato la funzionaria regionale Alessia Clocchiattiprematuramente scomparsa, che seguì la predisposizione delprogetto, l’assessore regionale alla sanità Riccardi ha sottolineato come il Registro abbia il merito di favorire un approccio multidisciplinare, ma non solo. – Intervistati STEFANO D’ERRICO (DIRIGENTE MEDICO MEDICINA LEGALE ASUGI), RICCARDO RICCARDI (ASSESSORE REGIONALE SANITA’) (Servizio di Laura Buccarella)


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