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TRIESTE | INCIDENTE CANOA-MOTOSCAFO: ‘MIA FIGLIA HA CREDUTO DI MORIRE’

07/02/2022 TRIESTE – Ieri mattina, durante un allenamento in canoa, una sedicenne è stata investita dal motoscafo condotto dall’allenatore di un’altra società sportiva. Con i piedi bloccati, la giovane ha temuto di morire. Oggi la giovane sta bene, ma il padre, che abbiamo intervistato, chiede di conoscere la verità || E’ ancora sotto shock il papà della canoista sedicenne che ieri mattina è rimasta coinvolta in un incidente con un motoscafo. La ragazza si stava allenando con la Società Ginnastica Triestina al largo del molo Audace, quando l’imbarcazione dell’allenatore di un’altra società, la Saturnia, che stava allenando un equipaggio di otto persone, ha urtato la canoa. La giovane si è trovata coi piedi legati dalle stringhe, senza poter uscire dalla canoa rovesciata e ha temuto di non farcela. Rocambolesche le operazioni di salvataggio, fortunatamente andate a buon fine. Contusioni a parte la ragazza sta bene e, secondo il padre, starebbe superando l’incidente anche dal punto di vista psicologico. L’allenatore del Saturnia ha fornito la sua versione dei fatti alla Capitaneria e ieri ha telefonato al padre della ragazza per sincerarsi delle sue condizioni. Solidarietà alla famiglia è stata espressa anche dal presidente della società, che ha sollecitato la Capitaneria a promuovere a breve una conferenza per non permettere che questi incidenti ricapitino. Il padre della giovane però vuole andare fino in fondo, ha contattato un avvocato e intende trovare tutti i video delle telecamere e dei cellulari che hanno immortalato l’incidente per far emergere la verità – Intervistati MAURO TABOR (PADRE DELLA CANOISTA) (Servizio di Laura Buccarella)


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