04/03/2022 TRIESTE – In Porto Vecchio, alle spalle del magazzino 26, sono partite le demolizioni delle strutture non vincolate. Fra queste, anche quei ruderi che sono stati nel tempo meta di profughi e senzatetto. || Prime demolizioni in Porto Vecchio alle spalle del magazzino 26. In questi giorni l’antico scalo è oggetto di tutta una serie di lavori di abbattimento di quei magazzini non vincolati, ne è d’esempio l’ormai ex struttura accanto alla locanda, come detto, nel retro del magazzino 26. In questo caso oggi si vede il cumulo delle macerie con gli operai che più in generale proseguono con la sistemazione dell’area limitrofa ai binari del treno. La locanda non sarà abbattuta, nell’area si procede con gli scavi per la posa dei sotto servizi: tubature di acqua e gas, reti elettriche e di fibra ottica, propedeutici anche alla realizzazione del Museo del Mare.La struttura abbattuta fra l’altro è stata meta in più occasioni di profughi o senzatetto, come testimoniato nel settembre del 2020 da un servizio di Telequattro.In una visione più ampia gli interventi in Porto Vecchio vedranno tra non molto anche l’affidamento diretto per la progettazione del Viale Monumentale e del Bosco Urbano. Le demolizioni di questi giorni così come la posa dei sotto servizi sono uno dei tasselli d’incastro per le future grosse opere in programma. Il piano dei lavori prevede che gli interventi interessino anche la bretella del Porto Vecchio che passa dal magazzino 26 a Largo città di Santos – Intervistati ROBERTO DIPIAZZA (SINDACO DI TRIESTE) (Servizio di Bernardo Gulotta)


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