10/03/2022 TRIESTE – Togliere il reato di clandestinità soprattutto ora con i problemi legati a chi scappa dalla guerra in Ucraina e cerca nell’Italia un luogo dove ricevere accoglienza. Lo ha detto stamane il Procuratore Capo di Trieste Antonio De Nicolo commentando l’emergenza legata al conflitto in Ucraina || La fuga degli ucraini dal proprio paese e il loro arrivo in Italia per fuggire dalla guerra mette in luce una volta di più una procedura giudiziaria che il procuratore Capo di Trieste Antonio De Nicolo continua a contestare duramente: ovvero la norma che prevede il reato di clandestinità. Di questo De Nicolo ne aveva parlato a poco dal suo insediamento in un’intervista realizzata proprio con Telequattro nel corso di una puntata di Ring. Il contesto attuale, dice il procuratore, è l’emblema dell’inutilità della norma.Quello dello stato di necessità che porta oggi le persone a scappare potrebbe essere, a giudizio di De Nicolo, un pretesto per ripensare le norme anche in virtù di quelle prime mosse significative dell’Europa che proprio riguardo l’attuale emergenza ha alleggerito le procedure. – Intervistati ANTONIO DE NICOLO (PROCURATORE CAPO DI TRIESTE) (Servizio di Bernardo Gulotta)


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