22/03/2022 TRIESTE – Aumentano nella nostra regione le famiglie in difficoltà economiche, che hanno visto peggiorare la propria condizione anche in seguito alla pandemia. E’ un dato che si evince dall’ultima analisi Ires sull’Isee, l’indicatore della situazione economica, in Fvg. || 34mila famiglie in Fvg vivono in difficoltà economiche, con un Isee inferiore ai 6mila euro: sono circa il 20 per cento del totale, percentuale che supera il 26% nella provincia di Trieste. Circa 5.900 nuclei hanno un Isee nullo. Il dato emerge dall’indagine Ires sulle famiglie che l’anno scorso hanno presentato la dichiarazione per il calcolo dell’Isee ordinario, in tutto 166mila ovvero quasi 20mila in più dell’anno precedente. La media è di 2,7 componenti per nucleo, anche se prevalgono le famiglie costituite da una sola persona, che in regione sono la metà del totale. Lo rende noto il ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo che ha rielaborato dati Inps. Nel 2021 la nostra e il Trentino Alto Adige sono le regioni dove si è registrata la maggiore crescita del numero di nuclei familiari con un Isee: la richiesta era aumentata notevolmente dall’introduzione, nel 2019, del reddito di cittadinanza, e questa nuova crescita significativa è legata all’introduzione di nuovi sostegni alle famiglie che attraversano difficoltà economiche legate alla pandemia. Va comunque considerato che negli ultimi anni sono aumentate le misure nazionali e regionali a cui viene collegato l’indice Isee , come il bonus bebè o la Carta famiglia, pertanto si è allargata anche la platea dei nuclei richiedenti che evidentemente non è composta solo da famiglie in difficoltà economica. La media dell’Isee in regione nel 2021 era pari a 16.877 euro (in Italia 12.880 euro); media più alta a Pordenone e Udine , più bassa a Trieste e Gorizia. Nell’ultimo biennio si è osservata una sensibile crescita dei nuclei familiari con un Isee corrente, che sono quasi triplicati in regione E’ un evidente sintomo della crisi economica legata alla pandemia, in quanto l’Isee corrente permette un aggiornamento dell’indicatore nel caso di un peggioramento della situazione lavorativa o economica. Infine il dato sulla casa: quasi un terzo dei nuclei in regione risiede nell’abitazione di proprietà (Servizio di Laura Buccarella)


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