24/03/2022 TRIESTE – Il presidente di Confindustria Alto Adriatico conferma l’allarme delle imprese: caro energia e esaurimento delle scorte di materie prime spingono allo stop produttivo. Il fenomeno interessa soprattutto il comparto del metallo, ma anche del vetro e dell’elettronica. || E’ il settore siderurgico a risentire maggiormente della difficoltà di reperimento delle materie prime, unito al già presente caro energia. Il presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti conferma il grido d’allarme delle imprese regionali sulla necessità di fermare, in toto o parzialmente, la produzione. Se è vero che non c’è ancora una corsa agli ammortizzatori sociali, le previsioni non sono però rosee, poichè i contraccolpi del conflitto in atto cominciano a diffondersi a cascata anche ad altri comparti produttivi, che già prima della guerra vivevano le difficoltà ora accentuate. – Intervistati MICHELANGELO AGRUSTI (PRESIDENTE CONFINDUSTRIA ALTO ADRIATICO) (Servizio di Laura Buccarella)


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