04/04/2022 TRIESTE – Passeggiata lungo il futuro tracciato della cabinovia per rendere l’idea dell’impatto che l’opera potrà avere sulla natura e sul paesaggio: ieri il comitato “no ovovia” ha organizzato la “caminovia”, cui hanno aderito circa 250 persone. Una sorta di camminata di protesta per sensibilizzare i cittadini sul tema || Il canto del gruppo “no ovovia”, recitato all’obelisco di Opicina dopo la condivisione di un testo, rende l’idea circa il sentimento di comunità, da una parte, e di contrarietà all’opera dall’altra, che il gruppo che ha aderito alla passeggiata di ieri, grossomodo 250 persone, ha voluto manifestare.L’ iniziativa di ieri, “la caminovia” era in soldoni una passeggiata lungo quello che sarà il tracciato della cabinovia e se non esattamente allineato, almeno molto vicino, alle aree che saranno oggetto di intervento per il passaggio dell’impianto. Zaino in spalla e scarpe comode, il gruppo si è trovato in piazza Libertà per poi seguire un percorso che li ha visti attraversare Roiano, Scala Santa, l’obelisco (punto di ritrovo e di merenda) e via via i sentieri che conducono alle aree interne al bosco Bovedo. Dalla più semplice napoleonica e le stradine che la costeggiano ai sentieri in mezzo al bosco il gruppo, che vedeva in testa lo scrittore Luigi Nacci, si è fermato in più occasioni per discutere delle varie tematiche che riguardano l’impatto che la cabinovia avrà verso la natura e il paesaggio, ma anche le argomentazioni che girano attorno alla mobilità urbana, le alternative, la funzionalità. Dalla radura del bosco Bovedo poi il tutto si è concluso a Barcola.La caminovia è stata un’iniziativa di coinvolgimento a cui hanno preso parte tanti cittadini e alcuni esponenti politici contrari all’opera. Nel giro di qualche settimana si avrà l’esito della decisione del comitato dei Garanti deputati a dare o meno il via libera al quesito del referendum richiesto proprio dal comitato no ovovia. (Servizio di Bernardo Gulotta)


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