27/04/2022 TRIESTE – Avanzano le indagini sulla morte di Liliana Resinovich. Oggi la Procura ha reso noti i risultati della perizia botanica sui residui vegetali trovati sulle scarpe della donna. || I residui vegetali trovati sulle suole delle scarpe di Liliana Resinovich sono compatibili con il terrenoe la vegetazionedell’area dove è stato trovato il suo corpo il 5 gennaio scorso nel parco di San Giovanni. Lo rende noto con un comunicato il procuratore capo di Trieste Antonio De Nicolo. Dagli esami effettuati per la perizia botanica si presume che Liliana potrebbe aver percorso i tratti della via di accesso al sito in cui è stato ritrovato il corpo privo di vita. La nota della Procura conferma dunque le indiscrezioni della settimana scorsasull’esito degli esami.Sembra plausibile – spiega la nota della Procura – che il materiale aderente alle scarpe, in particolare quello della scarpa destra, sia stato raccolto da Liliana Resinovich sul lastricato pedonale che costeggia l’ultimo tratto di viaWeiss prima dell’imbocco al sito di ritrovamento. Il materiale raccolto “sembra quindi indicare ragionevolmente un calpestamento del suolo di Liliana del sito e delle vie di accesso allo stesso”. Dirimente la presenza di una sàmara di acero, ma anche dell’ala di un frutto di tiglio e di una foglia d’edera. Alcuni “elementi di incertezza – aggiunge però la Procura – sono legati al cattivo stato di conservazione di alcuni frammenti vegetali, che tolti dalla scarpa sono stati messi in una provetta umida, e non hanno mantenuto la forma originale. Ulteriore conferma potrebbe essere ricercata con l’utilizzo di tecniche molecolari (DNA vegetale) per stabilire con maggior confidenza l’attribuzione alle specie presenti in loco. La Procura, quindi, “formulerà le proprie conclusioni al termine delle indagini sulla morte della donna. (Servizio di Laura Buccarella)


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