04/05/2022 TRIESTE – Sulla possibilità di interdire piazza Unità alle manifestazioni, anche dopo quanto accaduto il I maggio, il prefetto Vardè stamani ha ribadito: “Valuteremo quello che accadrà, se saranno lesi alcuni diritti, si torna all’interdizione”. || Di ripristinare il divieto di manifestare in piazza dell’Unità, richiesto dal sindaco Dipiazza dopo gli scontri del primo maggio, si era già parlato in sede di comitato per l’ordine e la sicurezza, ma era stato deciso – spiega il prefetto Annunziato Vardè – di riaprire con riserva. Il Prefetto ricorda che il diritto a manifestare dev’essere garantito, ma tiene conto anche di altri diritti da rispettare. Piazza Unità e il centro, dunque, restano sotto speciale sorveglianza con la possibilità di reintrodurre restrizioni. Su questa ipotesi arriva il secco no dei sindacati: Cgil Cisl e Uil scrivono in una nota: crediamo che un atto amministrativo, come quello del Prefetto, non possa limitare il diritto sancito dalla Costituzione di rappresentare pubblicamente le proprie idee, e che i fatti accaduti il Primo Maggio non debbano diventare, per il sindaco, il pretesto per vietare l’uso della piazza. – Intervistati ANNUNZIATO VARDE’ (PREFETTO DI TRIESTE) (Servizio di Laura Buccarella)


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