14/05/2022 TRIESTE – Dopo la bocciatura del referendum da parte della Commissione dei garanti, nuove azioni sono annunciate dal comitato perdire “no” al progetto dell’ovovia. || Ecco i rendering presentati dal comitato No ovovia. Con tanto di “ovetti” di colore rosso, piloni e fascia protetta per evidenziare l’impatto della struttura. Non si arrendono i contrari al progetto, nonostante la bocciatura del referendum da parte della commissione dei garanti. Anzi sono determinati a coinvolgere la cittadinanza per informarla sulle caratteristiche tecniche di un’opera, sottoineano, nuovamente cambiata, a cominciare dalla stazione d’arrivo: non più campo romano ma Opicina, oltre al possibile prolungamento a monte Grisa. Tra le azioni annunciate, oltre alla nuova manifestazione popolare da realizzare entro fine mese e lo spostamento della battaglia a livello nazionale- sono in attesa di discussione, infatti, due interrogazioni parlamentari presentate da Muroni e De Carlo nella Commissione Trasporti – c’è anche una campagna informativa centrata sui difetti del piano: a cominciare dalla sostenibilità economica dell’opera in base ai calcoli dei passeggeri. Anche confrontata con strutture e situazioni simili, e sicuramente quelle turistiche montane o quelle delle metropoli del sud america non lo sono, la cabinovia a Trieste secondo i calcoli non regerebbe e finirebbe per produrre un deficit notevole. Resta centrale poi la questione dell’impatto ambientale, evidenziata nelle immagini in rendering che illustrano il tracciato del progetto. – Intervistati WILLIAM STARC (COMITATO NO OVOVIA) (Servizio di Laura Buccarella)
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