TRIESTE – RISCHIO ZONA ROSSA: IN ARRIVO UN’ORDINANZA COMUNE TRA FVG, EMILIA E VENETO || Il giorno dopo il sospiro di sollievo tirato dal Friuli Venezia Giulia per la permanenza in zona gialla, c’è comunque ben poco da stare allegri. La nostra Regione, infatti, è una tra le poche ancora nella terza fascia di rischio – quella più bassa – nonostante un indice RT alto, pari a 1,6. Per intendersi valle d’Aosta e Calabria sono in zona rossa ma hanno un RT inferiore, ma anche sei Regioni su sette attualmente in zona arancione hanno un indice inferiore. Cosa sta salvando dunque il Friuli Venezia Giulia? E’ evidente: il sistema sanitario efficiente, il numero di posti letto ancora disponibili e un livello non ancora pesante di contagi da Covid per 100mila abitanti negli ultimi 14 giorni (pari a 392,6).
Va peraltro sottolineato che con un indice RT alto come quello del FVG se solo un altro tra i 21 parametri che definiscono le fasce di rischio in Italia supera il livello di guardia, il territorio interessato rischia di passare direttamente in zona rossa proprio perché il tasso di contagiosità è uno degli indicatori medico/scientifici chiave su cui si basano le misure. Una sorta di carico da novanta in mezzo ad altri indicatori che non hanno lo stesso peso. In sostanza, basterebbe una forte crescita dei ricoveri in intensiva in Regione per finire nella fascia di rischio più grave.
Le tre Regioni che stanno vivendo una situazione simile, ovvero oltre alla nostra, Veneto ed Emilia Romagna (entrambe con un RT di 1,57) non stanno, però, con le mani in mano. I governatori Fedriga, Zaia e Bonaccini hanno condiviso dati e pareri degli esperti in videoconferenza allo scopo di studiare misure comuni per ridurre i contagi. E’ in arrivo, dunque, un’ordinanza restrittiva comune su temi come la mobilità che potrebbe entrare in vigore da venerdì. Il weekend stile libera tutti non è andato giù ai presidenti, perché al netto della chiusura di centri commerciali e coprifuoco alle 22.00, se masse di persone si ritrovano sugli stessi lungomare, sentieri o centri storici l’effetto contagio può essere devastante. Dunque possibili misure di restrizione degli spostamenti tra comuni o Province ed altre limitazioni ad hoc per evitare il passaggio di fascia che, come detto in precedenza, rischierebbe di essere un doppio salto portandoci a una zona rossa che metterebbe in drastica difficoltà l’economia. (Servizio di Marco Stabile)