05/07/2022 TRIESTE – Nel prossimo servizio vi raccontiamo quanto sta vivendo un padre di famiglia che da oggi si è ritrovato senza una casa dove abitare. Come la sua purtroppo in città ci sono molte altre situazioni simili che si riconducono a costi troppo alti fra utenze, caro vita e affitti. Stefano, la persona in questione, ha voluto lanciare un appello || Si chiama Stefano, lavora come cuoco a Trieste e da oggi è senza una casa. Poco dopo lo scoppio della pendemia aveva perso il lavoro, sempre come cuoco, in virtù delle chiusure dei locali. Il contratto scaduto non è stato rinnovato e Stefano si è trovato senza stipendio e con spese da sostenere, un affitto da 500 euro e una figlia 11enne da mantenere. L’appartamento di Opicina dove viveva fino a ieri ha permesso a Stefano di rimanere qualche mese ma la procedura di sfratto, a causa dei mancati pagamenti nel periodo di disoccupazione, era avviata e ora si palesa il principale problema: dove andare a vivere. Come primo passo Stefano ha rivolto lo sguardo verso gli enti pubblici per cercare un aiuto.Nel frattempo il ricorso ai parenti: Stefano e figlia andranno a vivere a gradisca dalla madre di luiNiente di sostenibile economicamente nel mercato privato, ma l’appello è esteso a tuttiVerso il caso di Stefano si sono mossi l’USB e Adesso Trieste per cercare una soluzione, la migliore possibile. – Intervistati STEFANO, GIORGIO VESNAVER (USB – UNIONE SINDACALE DI BASE), RICCARDO LATERZA (CAPOGRUPPO ADESSO TRIESTE) (Servizio di Bernardo Gulotta)


videoid(lhkEYnVZ_sM)finevideoid-categoria(tg)finecategoria