13/09/2022 TRIESTE – Presentato oggi il progetto del Parco Lineare del Porto Vecchio ideato dall’architetto Femia. Questa mattina nella sala Luttazzi del Magazzino 26 sono stati forniti i dettagli di ciò che sorgerà nell’antico scalo nei prossimi anni || Più di un bosco urbano inserito in una zona della città in fase di recupero, più di un parco da ammirare, più di una passeggiata da percorrere: il concept ideato dall’architetto Alfonso Femia per il futuro Parco Lineare del Porto Vecchio vuole essere vivo, coerente con la storia dell’antico scalo, confortevole per soddisfare le esigenze dei cittadini di tutte le età, dinamico nel sapersi modificare nel tempo, cambiare alberature, rendere merito al connubio fra mare e bosco.La presentazione odierna del progetto ha abbracciato molti di questi aspetti. Dai binari, vere linee guida dei percorsi del parco così come punti di definizione delle piazze che vi saranno incluse e tracce dei percorsi ciclo-pedonali, ai moli, i 5 moli, i più di 3 chilometri di banchine e i 23 fra magazzini ed hangar.Cuore del progetto sei aree paesaggistiche orientate a favorire la condivisione spaziale, contenute da due specchi d’acqua sulle teste: il canneto, il cretto fiorito, il labirinto, i prati, la landa del sommaco, l’acqua affiorante. Quindi la cabinovia con le stazioni poste ai due estremi dell’asse che definiscono la fine del percorso, determinando la fine fisica del parco lineare. Una linea d’acqua correrà lungo tutto l’asse fra i due laghetti, agli estremi del percorso, a volte visibile, a volte sotterranea. La vegetazione è mista di latifoglie con specie arboree autoctone che garantiranno la massima naturalità. Saranno piantumati 680 alberi di prima, seconda e terza grandezza e selezionate 13 varietà di specie diverse. Allo sport verranno dedicati 3500 metri quadrati, alle superfici d’acqua 2450 metri quadrati. – Intervistati ALFONSO FEMIA (ARCHITETTO) (Servizio di Bernardo Gulotta)


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