12/10/2022 TRIESTE – Dopo il 25 ottobre si potrà procedere con la demolizione della Sala Tripcovich: la ditta si insedierà in quella data e a stretto giro avvierà l’abbattimento. Intanto oggi all’interno sono stati eseguiti dei rilievi topografici per “mappare” la struttura, utili un domani per ricostruirla virtualmente || Porte aperte questa mattina alla Sala Tripcovich. Il movimento che si è notato stamane all’interno della struttura è da attribuire ai rilievi topografici in corso, commissionati dal Comune, per far si che rimanga nel tempo la rappresentazione digitale, o cartografica, chissà, della Sala Tripcovich prima del suo abbattimento.Telequattro era già entrata all’interno della sala in passato assieme all’allora assessore al patrimonio Lorenzo Giorgi. A quel tempo, così come oggi, l’immagine offerta è quella dell’abbandono, come ovvio, ma al contempo anche di una dignità che per un certo periodo ha permesso di sostituire il Verdi nelle sue rappresentazioni.A ogni modo il futuro della Tripcovich è prossimo alla fase definitiva dell’abbattimento: come confermato dall’assessore ai Lavori Pubblici Elisa Lodi, martedì 25 ottobre l’area passerà alla ditta che si è aggiudicata l’appalto. Da quella data in avanti ci sarà la demolizione della Sala, previo lo svuotamento degli arredi che non sarà possibile riutilizzare – parliamo delle sedie in particolare – in quanto queste a oggi non rispondono ad alcune norme di sicurezza visto che non sono ignifughe e quindi non più a norma.La scelta dei rilievi topografici è diretta volontà della giunta che un domani potrà realizzare un modello digitale della Sala così da poter mantenere la memoria storica della sua funzione anche in futuro, non solo per una sorta di “omaggio alla carriera”, ma anche perché un domani gli strumenti virtuali potranno far immergere i triestini in una passeggiata digitale nella Trieste dei primi anni 90, con le rive di un tempo, la piscina Bianchi nell’attuale Piazzale Straulino, il Benzinaio alla Stazione Rogers e, per l’appunto, la Sala Tripcovich nella sua piena operatività dal 1992 (Servizio di Bernardo Gulotta)


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