16/10/2022 TRIESTE – Le indagini sulla vicenda “unabomber” sono state riaperte dopo la richesta di un giornalista di poter analizzare con strumentazioni all’avanguardia alcuni reperti che sono stati revisionati. Il procuratore capo di Trieste De Nicolo ha dato l’ok || A distanza di molti anni il caso Unabomber è stato riaperto ed è prossimo ad esser revisionato. A dare impulso a tale richiesta è il giornalista Marco Maisano, autore e conduttore televisivo, attualmente a lavoro su una serie podcast per OnePodcast che, con due donne vittime di Unabomber, ha rivolto la richiesta al procuratore capo di Trieste Antonio De Nicolo chiedendo la riapertura delle indagini.Il Procuratore ha così autorizzato il giornalista a visionare la grande quantità di reperti raccolti negli anni sulla vicenda Unabomber. Maisano avrebbe trovato, custodito a norma di legge, il capello rinvenuto in un uovo inesploso il 3 novembre 2000 al supermercato Continente di Portogruaro, nonché altro materiale, inoltrando quindi ufficiale richiesta di analizzare questi articoli con i nuovi ritrovati tecnologici. I fatti raccontano che nel 2000 un uomo di Azzano X acquistò una confezione di uova al supermercato Continente di Portogruaro ma, una volta a casa, notò che da una delle uova usciva uno strano filo, consegnando l’intera confezione ai Carabinieri. All’uovo era collegata una carica esplosiva e furono recuperati un capello e tracce di saliva.La richiesta quindi è di rianalizzare oggi, alla luce dei progressi tecnologici, quei reperti.A chiedere la riapertura delle indagini c’è anche Francesca Girardi, di 28 anni, che nel 2003, quando di anni ne aveva 9, giocando con un amichetto sul greto del Piave, raccolse un evidenziatore giallo che gli esplose in faccia. (Servizio di Bernardo Gulotta)


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