17/10/2022 TRIESTE – Presentati oggi gli indici dell’andamento dei prezzi al consumo che di fatto confermano l’aumento vertiginoso, rispetto all’anno scorso, su utenze gas ed energia ma anche sul comparto alimentare. || Gli indici definitivi dei prezzi al consumo analizzati dal Comune di Trieste non fanno altro che confermare il difficile periodo attuale del caro vita e dell’inflazione galoppante che attanaglia famiglie e imprese. Nel settore “abitazione, acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili” l’aumento al settembre del 2022 rispetto lo stesso mese dell’anno scorso, è pari al 34,5%, del 12,1% nello stesso periodo di riferimento per prodotti alimentari e bevande analcoliche, 9,6% sui trasporti, del 7,9% su mobili, articoli e servizi per la casa. Pochissime le variazioni a ribasso: compaiono difatti solo diminuzioni irrisorie del 2,7% sulle comunicazioni e dello 0,7% sull’istruzione, sempre nel periodo settembre 21 contro settembre 22.Pochi i margini operativi del Comune di Trieste che oltre a operazioni di limatura sulla TARI o sul suolo pubblico, poco o nulla può influire sui costi degli altri beni del paniereIl documento presentato oggi rappresenta lo specchio della situazione che il Comune realizza con estrema cura a beneficio di chi poi potrà orientare determinate scelte o i dovuti e sperati accorgimenti per aiutare i consumatori non solo a orientarli circa l’andamento del mercato, ma anche su come doversi organizzare per la spesa quotidiana, nell’attesa, si spera non vana, di un intervento dello Stato – Intervistati MICHELE LOBIANCO (ASSESSORE COMUNALE AFFARI GENERALI) (Servizio di Bernardo Gulotta)


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