19/10/2022 TRIESTE – In piazza Ponterosso da qualche giorno è stato allestito il cantiere che orterà alla realizzazione del “tallero”, il monumento alla memoria di Maria Teresa d’Austria vincitore di un concorso di idee indetto nel 2018 || Molti triestini non ci avrebbero scommesso più un euro, invece il “Tallero” di Maria Teresa, scultura scelta per rendere omaggio alla memoria dell’Imperatrice, incomincia a vedere la luce.È stato difatti avviato lo scorso lunedì in piazza Ponterosso il cantiere per la predisposizione della base su cui verrà collocato il “Tallero”, monumento finanziato dalla Regione e nato da un protocollo d’intesa siglato da ERPAC FVG, Comune di Trieste e dal “Comitato per l’erezione di un monumento nel capoluogo giuliano alla memoria di Maria Teresa d’Austria”.Fortemente voluta da quest’ultimo, l’opera è stata ideata da un gruppo di tre giovani artisti triestini, Nicola Facchini, Eric Gerini ed Elena Pockay, risultati vincitori di un concorso di idee indetto nel 2018.Il tempo stimato per la conclusione dei lavori è di novanta giorni, anche se si prevede che già ai primi di dicembre il Tallero arriverà a Trieste, proveniente dall’Acciaieria Fonderia spa di Cividale del Friuli, dove è in fase di conclusione il trattamento della sua superficie. A gestire le varie fasi di realizzazione dell’intera opera è l’ERPAC regionale, che è anche stazione appaltante. La direzione dei lavori è stata affidata all’architetto Andrea Benedetti, a eseguire i lavori edili sarà invece l’impresa Rosso srl di Trieste, mentre il RUP è l’ingegner Giovanni Svara.Tornando al cantiere allestito in questi giorni in piazza Ponterosso, data la posizione e la sua visibilità, la scelta estetica di cantiere ha puntato alla realizzazione di una grafica, elaborata dallo studio E_Factory di Trieste, che riprende il profilo di Maria Teresa replicato su fondi colorati differenti, senza comunque raccontare troppo e lasciando un po’ di spazio alla curiosità dei passanti.La monumentale moneta che verrà incastonata nel pavé di piazza Ponterosso riporterà su una faccia l’effige dell’imperatrice, mentre l’altra avrà una superficie che rifletterà l’ambiente urbano circostante, consentendo così all’osservatore di poter (Servizio di Bernardo Gulotta)
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