19/10/2022 PORTOGRUARO – Solo dopo ore, si è riusciti a risalire all’ identità della vittima che ha pesro la vita nell’ennesimo schianto sul tratto maledetto della A4: si tratta di un giovane manager udinese. || Ci sono volute tre ore per liberare dalle lamiere l’auto che ieri nel tardo pomeriggio è finita sotto un tir che trasportava legna, fermo in coda lungo il tratto maledetto della A4 tra San Stino e Portogruaro in direzione Trieste. Alla guida dell’auto c’era Maurizio Durì, 49 anni di Udine, manager di una multinazionale farmaceutica, papà di due figli. Dopo l’autorizzazione arrivata dalla Procura di Pordenone, i Vigili del fuoco sono potuti intervenire per alzare il rimorchio ed estrarre l’auto accartocciata. All’interno il corpo straziato del 49enne che probabilmente stava correndo ad alta velocità. Identificarlo non è stato facile: anche la patente è andata distrutta e parte dei documenti dell’auto. La conferma dell’identità è arrivata in serata, dopo le 21, mentre la salma di Durì era stata trasferita nell’ obitorio di Portogruaro a disposizione dell’autorità giudiziaria. Non è escluso che il magistrato decida di disporre degli accertamenti che potrebbero risultare utili alle indagini, anche se la dinamica sembra chiara: un altro drammatico incidente provocato dall’ennesimo rallentamento, con code e il traffico bloccato. E un altro morto, a pochi giorni di distanza dalle sette vittime di Riccione che hanno perso la vita nello schianto avvenuto lo scorso 7 ottobre. (Servizio di Ilaria Marchiori)


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