08/11/2022 TRIESTE – Dietrofront del sindaco Dipiazza rispetto la proposta di aprire il dormitorio in via Flavio Gioia. Quel luogo, secondo Dipiazza, rischierebbe di diventare una calamita per il flusso di richiedenti asilo. || Con il rischio di creare l’effetto calamita, l’idea del dormitorio dove ospitare senzatetto e richiedenti asilo non è più nelle mire del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza. Dopo aver incassato anche il niet da parte di Fratelli d’Italia, e con la prospettiva di un nuovo hub simile a quello di Lampedusa, il primo cittadino abbandona l’idea della struttura di via Flavio Gioia e alza il tono della discussione verso chi, su questo argomento, a suo parere, non si sta adoperando a dovere.Il problema ad ogni modo resta: con o senza la struttura sono sempre molto numerose le persone che utilizzano piazza Libertà come luogo dove mangiare, dormire, sostare, prevalentemente all’addiaccio e senza un’attività da svolgere. I numeri sono verosimilmente fuori portata rispetto la capacità d’accoglienza nelle strutture ad oggi pronte all’uso, la piazza è diventata volente o nolente il punto d’arrivo degli stranieri provenienti dalla rotta balcanica, in attesa di un tetto o di un trasferimento in altra città, o in altro paese. – Intervistati ROBERTO DIPIAZZA (SINDACO DI TRIESTE) (Servizio di Bernardo Gulotta)
videoid(9XKkxg8O0jk)finevideoid-categoria(tg)finecategoria