15/11/2022 TRIESTE – Presentati questa mattina alla Banca d’Italia i dati congiunturali dell’economia del FVG: la regione cresce trainata dall’edilizia e dal turismo, meno bene l’industria a causa dell’aumento dei costi delle materie prime. Per il 2023 però lo scenario non è roseo. || L’economia del Friuli Venezia Giulia nel primo semestre dell’anno è cresciuta del 6% rispetto lo stesso periodo dell’anno scorso, un valore che segue la media nazionale. Il traino di questo sviluppo è dato dai risultati positivi delle costruzioni e dei servizi. Meno bene l’industria che ha ravvisato importanti difficoltà legate all’aumento dei costi delle materie prime. Il quadro ottimistico dei primi sei mesi però si scontra con delle aspettative di peggioramento del quadro congiunturale, frutto di una serie di cause oggettive e attuali.I rincari energetici come detto hanno penalizzato l’industria che ha retto l’urto ricorrendo alle scorte ed è stata aiutata dall’aumento delle esportazioni,, salito del 27,3%, ma per oltre due terzi riconducibile alla dinamica dei prezzi.Le imprese industriali, secondo il sondaggio della Banca d’Italia, avrebbero mantenuto risultati ancora positivi anche in virtù del trasferimento dell’aumento dei costi sui prezzi dei prodotti finali. Buone notizie infine riguardo il mercato del lavoro: occupazione cresciuta del +5,2% rispetto allo stesso periodo del 2021, il saldo tra assunzioni e cessazioni di rapporti di lavoro dipendente nei primi 8 mesi di quest’anno è stato in positivo di 12.600 unità. – Intervistati MARCO MARTELLA (DIRETTORE BANCA D’ITALIA TRIESTE) (Servizio di Bernardo Gulotta)


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