TRIESTE – NON SOLO UN ACQUARIO, MA UNA TRIBUNA SUL MARE CHE PROLUNGA LE RIVE || Non solo un acquario, non solo un il recupero di un’area degradata, ma un prolungamento delle Rive sino ad un nuovo affaccio sul mare. Un parte della città mai vissuta prima nella quotidianità. E’ l’aspetto più interessante – a netto del grande acquario – del progetto del Parco del Mare di Trieste presentato dall’architetto Annamaria Coccolo.
Ed ecco dunque la passeggiata che dona dignità all’area antistante il bagno Pedocin – dotata in prospettiva di una piazza che ne valorizza l’ingresso con annesso bar e dehors. Un cammino che che si collega all’edificio dell’acquario sia con la galleria d’ingresso che con una scalinata che permetterà di salire sul tetto dell’edificio: una tribuna affacciata sul Golfo di Trieste incastonata nel sistema dei moli della città. Uno spazio aperto che strizza l’occhio – a livello di ispirazione – al Teatro dell’Opera di Oslo in Norvegia. Uno spazio che che, oltre ad essere un belvedere, diverrà pure una postazione privilegiata per seguire la Barcolana. In primo piano, fronte mare, una nuova passeggiata con vista.
Il progetto, che non supera mai i 12 metri di altezza in ossequio ai dettami della sovrintendenza, si basa su forme lineari e omogenee nel rispetto del contesto e della storica lanterna. L’edificio (per una superficie complessiva di 10mila metri quadrati) è formato da due trapezi collegati dalle passerelle che si trovano nella galleria a doppia altezza. Il corpo più piccolo a due livelli ospita le strutture di ingresso, il ristoro e il gift shop, nell’altro a tre livelli si trova il museo vero e proprio: due piani per i visitatori e uno, quello superiore destinato ad accogliere la tecnologia, i laboratori e la cura e nutrizione degli animali (120 gli addetti di cui necessiterà la struttura).
L’attrazione principale è rappresentata dalla vasca oceanica centrale di forma ovale, di lunghezza pari a circa 28 metri e larghezza nel punto maggiore di 18 metri in cui nuoteranno squali ed altri pesci pelagici. 3,2 milioni di litri d’acqua ne faranno una delle più grandi d’Europa. Un progetto firmato dagli architetti americani Ginette Castro e Micheal Oleksak, che hanno già progettato gli interni di acquari come Genova e Lisbona.
Attorno a questa vasca, e ad altre più̀ piccole, sono organizzati i percorsi per i visitatori che in punti strategici, potranno anche godere della bellissima vista esterna sulla “lanterna” e sul mare. Tra le attrazioni principali i pinguini – con un progetto collegato allo storico pinguino Marco dell’antico acquario giuliano – e le tartarughe caretta caretta con un progetto di recupero e reinserimento nell’ambiente dell’Adriatico su cui già lavora l’Area Marina Protetta di Miramare. (Servizio di Redazione Medianordest)