13/12/2022 TRIESTE – Nel corso della Conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza presieduta dal PRefetto di Trieste Vardè, è stata presa la decisione, previe intese con la polizia slovena, di incrementare i controlli con pattuglie miste lungo il confine regionale. La scelta è frutto dell’aumento consistente dei flussi della rotta balcanica || In linea con quanto prevede la direttiva del Ministero dell’Interno del 28 novembre scorso, sarà ulteriormente intensificata l’attività di vigilanza lungo l’intera fascia confinaria del Friuli Venezia Giulia per attuare efficacemente gli Accordi stipulati con la Slovenia e l’Austria, rispettivamente il 24 ottobre 1996 e il 7 ottobre 1997. Nel contempo, previe intese con la Polizia slovena, saranno implementati i controlli con pattuglie miste. È la decisione presa dalla Conferenza regionale delle Autorità di pubblica sicurezza presieduta dal Prefetto di Trieste, Annunziato Vardè.Secondo quanto emerso dalla Conferenza, nonostante l’impegno delle forze di polizia sul piano della prevenzione e del controllo, è necessario sviluppare ulteriormente le strategie d’intervento in particolare per quanto riguarda i “passeur”. Nel corso dell’incontro è stata esaminata la situazione generale della sicurezza sul territorio regionale con particolare attenzione al fenomeno del flusso migratorio della cosiddetta rotta balcanica che, come è noto, interessa massicciamente il Fvg. All’incontro erano presenti i Prefetti di Udine, Gorizia e Pordenone, i Questori, i Comandanti Regionali e provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e la Dirigente della IV Zona della Polizia di Frontiera.Secondo quanto è stato reso noto nel corso della riunione odierna fino ad oggi a livello regionale l’aumento è del 57% rispetto allo scorso anno. In particolare, nella Provincia di Trieste l’aumento è di oltre il 70% rispetto allo stesso periodo del 2021. (Servizio di Bernardo Gulotta)


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