TRIESTE – IL PARCO DEL MARE PUO’ TRAINARE LA RICOSTRUZIONE IN LOCO DELL’ACQUAMARINA? || Il progetto del Parco del Mare all’ex Porto Lido di Trieste può trainare la ricostruzione in loco dell’Acquamarina? Può fare da volano al recupero di quell’edificio tanto caro ai triestini indipendentemente dall’idea del centro welness in porto vecchio?
Ne hanno dibattuto a Sveglia Trieste Danilo Slokar, consigliere regionale della Lega, e Antonella Grim, consigliere comunale di Italia Viva. Un dibattito mordace che non ha risparmiato anche qualche sparata politica sotto la cintura. Il progetto del Parco del Mare prevede non solo un acquario, non solo un il recupero di un’area degradata, ma un prolungamento delle Rive sino ad un nuovo affaccio sul mare. Un parte della città mai vissuta prima nella quotidianità. E’ l’aspetto più interessante – a netto del grande acquario – del progetto del Parco del Mare di Trieste presentato dall’architetto Annamaria Coccolo.
Ed ecco dunque la passeggiata che dona dignità all’area antistante il bagno Pedocin – dotata in prospettiva di una piazza che ne valorizza l’ingresso con annesso bar e dehors. Un cammino che che si collega all’edificio dell’acquario sia con la galleria d’ingresso che con una scalinata che permetterà di salire sul tetto dell’edificio: una tribuna affacciata sul Golfo di Trieste incastonata nel sistema dei moli della città. Uno spazio aperto che strizza l’occhio – a livello di ispirazione – al Teatro dell’Opera di Oslo in Norvegia. Uno spazio che che, oltre ad essere un belvedere, diverrà pure una postazione privilegiata per seguire la Barcolana. In primo piano, fronte mare, una nuova passeggiata con vista. (Servizio di Marco Stabile)


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