26/01/2023 TRIESTE – Un bagno di sole alle prime luci del mattino per uno stormo di 21 cigni che ha scelto l’angolo più coperto dalla bora del porticciolo del Cedas a Barcola per iniziare la giornata. Una scena a cui ha assistito il nostro Bernardo Gulotta. || Il termometro alle 8 di stamattina segnava 4 gradi e 2 decimi, le raffiche di bora si facevano ben sentire, ma i 21 cigni reali piazzati vicino la costa barcolana, proprio all’inizio della Pineta, non sembravano affatto risentire del freddo anzi, ben posizionati e fermi nello specchio acqueo si godevano il tepore dei raggi di sole che illuminavano il golfodi Trieste. Una scena curiosa agli occhi di chi questa mattina si trovava a passeggio sulla riviera di Barcola. Si tratta come detto di cigni reali, come ci è stato confermato dall’ex direttore dei musei scientifici Sergio Dolce: la specie è abbastanza comune sulla costa, negli ambienti lagunari e anche in alcuni laghi. Gli esemplari si presentano in maniera più numerosa in inverno quando si aggiungono contingenti che migrano da nord verso le nostre latitudini. Sono cigni ben abituati a climi freddi e per il periodo non è affatto strano vederli numerosi anche molto vicini alla costa. La temperatura del mare, a ogni modo, si attesta attorno ai 10/12 gradi, ben gradita dai cigni che difatti come fossero dei girasoli seguivano l’orientamento dei raggi solari per riscaldarsi, fermi ognuno al proprio posto. In questo quadretto poi ci aggiungiamo anche un cormorano, intruso in mezzo alle piume bianche ma al contempo disinteressato dei 21 cigni, e intento a badare a se stesso dentro e fuori dall’acqua (Servizio di Bernardo Gulotta)


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