30/03/2023 TRIESTE – A Trieste molte edicole stanno chiudendo i battenti. In alcune situazioni i chioschi vengono riconvertiti per la vendita di altri prodotti, in altre circostanze vengono proprio rimossi o abbandonati. Abbiamo parlato del problema con un edicolante, Giorgio, titolare della rivendita di via Carducci || Edicole che chiudono, edicole che si convertono, edicole che spariscono del tutto. Eppure c’è chi resiste e ammette che nel corso degli anni l’appeal del quotidiano, della rivista o delle figurine, sebbene in forte calo, ha ancora un suo perché.L’emorragia delle edicole in città nel corso degli anni ha decimato la categoria, e ha coinvolto praticamente tutti i rioni cittadini: una volta c’era un’edicola accanto al Mandracchio, ora divenuto un locale dove andare a bere. Ce n’era una all’imbocco di galleria Protti, chiusa da anni. Ma poi anche: in Viale XX Settembre, in via Carducci: una poco distante dalla luminosa, l’altra subito dopo piazza Oberdan, in via Franca, in via Murat, in Campo Belvedere, a San Giovanni e ancora molte altre.Un’editoria che perde lettori o che vede gli stessi scegliere modalità digitali per leggere quotidiani o riviste specializzate. Eppure un ritorno al buon vecchio giornale, secondo l’edicolante Giorgio, c’è, ed è un buon segnale.Vendita di giornali, figurine, giochi e non solo: un’edicola è anche un luogo dove scambiare due chiacchiere e perché no, dispensare consigli ai turisti o fornire indicazioni a chi ne ha bisogno – Intervistati GIORGIO (TITOLARE EDICOLA VIA CARDUCCI) (Servizio di Bernardo Gulotta)


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