04/04/2023 TRIESTE – Movimenti di persone e deleghe nella giunta comunale di Trieste: le elezioni regionali hanno comportato una necessaria revisione dei ruoli nella squadra del sindaco. Nel servizio facciamo il punto sui possibili scenari, a oggi totalmente aperti. || Le elezioni regionali hanno i propri riflessi anche sugli altri enti locali del Friuli Venezia Giulia. A Trieste difatti è atteso un rimpasto di giunta che andrà a sostituire alcune persone dell’attuale esecutivo comunale con una molto probabile redistribuzione di deleghe.I sicuri uscenti in quanto eletti in regione sono Carlo Grilli e Michele Lobianco, rispettivamente con deleghe alle politiche sociali e gli affari generali. Nel turnover però potrebbero rientrare anche Nicole Matteoni e Sandra Savino che, avendo già un ruolo a Roma, potrebbero cedere le deleghe ad altri aspiranti assessori, in questo caso all’educazione e all’urbanistica. Il rimpasto così ipotizzato quindi vedrebbe lo scambio di 4 persone, con un automatismo non scritto di uno scambio uno a uno riguardo il colore politico, quindi, per fare un esempio, per un Forza Italia che esce, un Forza Italia entra e così via. Detto dei numeri e delle deleghe passiamo ai nomi: quelli più caldi al momento sono Massimo Codarin della Lista Dipiazza e gli azzurri Daniela Pallotta, ex sindaco di Duino Aurisina che guarda con interesse anche alla giunta regionale, nonché Michele Babuder, cui investitura ufficiosa è stata avanzata oggi durante la diretta di Ring.Manca un nome per sostituire eventualmente Nicole Matteoni, e sebbene dal partito di Giorgia Meloni ci sia molta cautela, il nome che circola è quello di Caterina De Gavardo. Dei profili già descritti vi è anche una traccia sulle possibili deleghe da assegnare: Pallotta in caso di approdo al Comune di Trieste potrebbe occuparsi di politiche sociali, Babuder potrebbe prendere l’urbanistica accanto allo sport, settore dove lo stesso avrebbe più di qualosa da dire. Codarin potrebbe subentrare a Lobianco negli affari generali, De Gavardo in questo contesto otterrebbe dalla collega, il delicato ruolo di assessore all’educazione.Fantapolitica? certamente sì, ma con un soldo fondo di verità che emerge dalle voci di corridoio provenienti dalla stessa classe po (Servizio di Bernardo Gulotta)


videoid(oCajSUz-dIk)finevideoid-categoria(tg)finecategoria