07/05/2023 TRIESTE – E’ finita 0 a 0 ieri al Rocco la prima sfida salvezza fra Triestina e Sangiuliano City. Un pari che agevola gli avversari in vista della gara di ritorno. L’Unione dovrà fare qualcosa di più rispetto quanto visto ieri per salvare la categoria || Servirà una Triestina diversa sabato prossimo nella gara di ritorno dei playout contro il Sangiuliano City.Ieri l’Unione ha disputato una gara troppo blanda per quella che è la posta in palio, per la cornice di pubblico che ha contribuito a sostenerla e per la difficoltà di risultati che, anche con la parità, porta vantaggio agli avversari.Se la Triestina nel match di ritorno non vincerà, sarà serie D.GLi occhi della tigre, citando il film Rocky, dovevano esserci già ieri proprio perché con una vittoria si sarebbe messo alla strette l’avversario che ieri a Trieste è venuto con atteggiamento cauto, attendista, vocato a perder tempo quando possibile e, anche in quelle poche occasioni a disposizione, non ha graffiato più di tanto.Il computo finale ai punti è quello di un pareggio che per occasioni e verve ci può anche stare. L’Unione aveva sicuramente il pensiero di non potersi scoprire troppo perché in caso di gol subito sarebbe stato il dramma.La voglia di attaccare e di giocare con foga agonistica si è vista a tratti, per il resto l’impostazione d’addormentare il gioco voluta dal Sangiuliano si è dimostrato abbastanza efficace.Un palo per gli ospiti e una traversa colpita dai rossoalabardati sono stati i momenti di maggior intensità, accompagnati da un pizzico di pepe che i padroni di casa hanno messo nel finale di partita.Partita alla quale hanno assistito 6500 spettatori, con splendide coreografie, con cori durati tutto il match e ora con la speranza di un epilogo che dia dignità a questi colori, a questa città, a questa passione trasmessa dalla tifoseria (Servizio di Bernardo Gulotta)


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