02/07/2023 TRIESTE – Con il mese di luglio si è entrati nel periodo di massima allerta per il rischio incendi, ma i volontari di pompieri e protezione civile si sono attrezzati e, anche in virtù dell’esperienza dell’anno scorso, hanno maturato maggior consapevolezza. Oggi in piazza Unità si è celebrato l’anniversario dei 40 anni dalla nascita del corpo, dove le menzioni ai roghi dell’estate scorsa non sono mancati || E’ passato circa un anno dai violenti incendi che lambirono il carso triestino e sloveno, dai roghi che a macchia esplodevano nelle aree boschive impegnando donne e uomini dei vigili del fuoco, dei pompieri volontari e della protezione civile. Mesi caldi che se da un lato hanno provocato un cambio di paradigma soprattutto psicologico non appena scatta un allarme incendio nelle aree verdi del territorio, dall’altro sono stati un banco di prova che per alcuni operatori ha rappresentato un momento sì di tensione ma anche di formazione.Fiamme che hanno creato grosse difficoltà ma che allo stesso momento hanno temprato la preparazione di donne e uomini dei volontari di pompieri e della protezione civile che oggi in piazza Unità hanno festeggiato i 40 anni dalla fondazione. Unità e mezzi schierati hanno ricevuto la benedizione dal mondo ecclesiastico, con la speranza di un’estate meno funesta.La regione è stata chiamata in causa in questi mesi per interventi volti alla prevenzione dal rischio incendi, con attività su alberature, terreni, bacini idrici, corridoi di passaggio nelle aree boschive, sfalcio del verde nei pressi dei binari ferroviari e contributi per la formazione degli operatori – Intervistati GIULIANO BACER (COMANDANTE POMPIERI VOLONTARI), PIERPAOLO ROBERTI (ASSESSORE REGIONALE AUTONOMIE LOCALI) (Servizio di Bernardo Gulotta)


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