TRIESTE – PANATHLON, COMUNE E AIDDA UNITI PER LO SPORT: ‘RICORDIAMO I DIRITTI DEI RAGAZZI’ || “In questo periodo di forzata asocialità che costringe i nostri giovani a stare lontani dai loro i coetanei e dal mondo dello sport e quindi con i valori che esso porta con sè , di allontanamento dagli episodi di socialità e di vivere comune vogliamo ribadire il nostro supporto a questa carta dei diritti e dei doveri dei giovani sportivi e divulgarla tra tutte le associazioni affinché si viva lo sport con il faro di questi valori ben presente. Nella speranza di tornare presto a praticarlo dal vivo!”.
E’ quanto espresso stamane, davanti alla Sala Fittke comunale, dall’ Assessore ai Giovani, Innovazione e Pari Opportunità Francesca De Santis che assieme ai Presidente del Panathlon Club Trieste, Fulvio Bronzi e di AIDDA (Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda), Lilli Samer, hanno voluto stringere un’intesa per la valorizzazione dello sport tra i giovani presentando e divulgando le “carte panathletiche dei diritti dei ragazzi e delle ragazze nello sport e dei doveri del genitore nello sport” .
La Presidente di AIDDA Lilli Samer, ha inteso sottolineare il valore dello sport in ambito educativo, “una pratica preziosa da preservare contro qualsiasi tentativo di trasformala in violenza, odio e pretesa”, facendo riferimento ad una frase di Nelson Mandel: “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di ricongiungere le persone come poche altre cose. Ha il potere di risvegliare la speranza dove prima c’era solo disperazione”. “Lo sport è un’attività ristoratrice, ma in grado di insegnare valori indispensabili per una crescita sana sia individuale che collettiva, ponendosi come volano privilegiato, per chi lo pratica e raggiungere la migliore delle maturità divertendosi. Lo sport è sicuramente divertimento, gioco, piacere e come tale deve essere vissuto, ma è anche sinonimo di disciplina,rispetto, impegno, aggregazione, inclusione e costanza.
Questo opuscolo sancisce i Diritti del ragazzo e della ragazza nello sport prima di tutto, ma è importante sapere che lo sport è stato riconosciuto un diritto fondamentale dei fanciulli dalle Nazioni Unite questo perché ha un linguaggio universale che va al di là di qualsiasi differenza fisica, di sesso e di razza.
Un ringraziamento per aver accolto il lavoro svolto è stato rivolto dal Presidente del Panathlon, Fulvio Bronzi: “Questa intesa non fa che rendermi orgoglioso, le raccomandazioni etiche rivolte a giovani e a famiglie rappresentano un messaggio importante che sarà portato avanti nelle scuole e nelle società sportive. In particolare il fondamentale diritto dei giovani per fare sport deve essere recepito da tutti e reso sempre più praticabile. Il nostro impegno sarà sempre indirizzato in questa direzione, nell’interesse dei ragazzi e delle ragazze”.
Vicinanza ai giovani che è stata fortemente ribadita dall’Assessore ai Giovani e Pari Opportunità la quale ha voluto ringraziare il Panathlon e in particolare l’Aidda per aver avuto l’idea di lanciare questa iniziativa che sicuramente il prossimo anno sarà nuovamente presentata ufficialmente per una divulgazione ancor più capillare nelle scuole e tra tutti gli enti preposti. (Servizio di Gianluca Paladin)


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