17/11/2023 TRIESTE – La giornata di sciopero del comparto pubblico a Trieste ha interessato soprattutto le scuole, la sanità e i servizi di trasporto pubblico locale. Sotto la giunta regionale e a Cattinara i due principali presidi sindacali organizzati da CGIL e UIL a Trieste || Sindacati delle sigle CGIL e UIL in presidio sotto il palazzo della giunta regionale per aderire allo sciopero nazionale del comparto pubblico indetto per oggi, a Trieste nella fascia oraria 9-13. Al metto del ridimensionamento dello stato d’agitazione le principali categorie coinvolte quali sanità, scuole e trasporti, hanno registrato dati che per i sindacati sono incoraggianti circa il sentimento di protesta contro il Governo. Per l’istruzione una buona parte delle scuole triestine sono state interessate dallo stop alle lezioni o ingressi posticipati, per il trasporto pubblico locale han scioperato il 50% dei dipendenti a Trieste, dato che arriva al 60% a Udine. Nessun treno cancellato notificato alla stazione centrale di Trieste. Nei porti regionali secondo i dati raccolti da Filt Cgil e Uiltrasporti l’adesione si è attestata all’80% a Monfalcone e al 45% a Trieste. Fra i dipendenti Asugi i sindacati indicano il dato del 60% di astensione dal lavoro.Tornando alla scuola, sotto il palazzo della regione hanno preso parte al presidio un gruppo di rappresentanti e alunni dell’istituto Bergamas, interessato dal ridimensionamento scolastico in atto in questo periodo, con lo slogan “giù le mani dalla nostra scuola” – Intervistati ANTONIO RODA’ (SEGRETARIO UILM TRIESTE E GORIZIA), MICHELE PIGA (SEGRETARIO CGIL TRIESTE), UGO PREVITI (UIL SCUOLA) (Servizio di Bernardo Gulotta)


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