TRIESTE – AMMORTIZZATORI SOCIALI FVG: 4MILA PER CENTO DI RICHIESTE IN PIU’ RISPETTO AL 2019 || E’ stato superiore al 4000% rispetto al 2019 l’incremento delle richieste di prestazioni relative agli ammortizzatori sociali in Friuli Venezia Giulia nel corso del 2020.
Lo rileva un report della Direzione regionale dell’Inps, che sottolinea l’impatto dell’emergenza Covid sugli abitanti del Fvg e sul tessuto produttivo. Secondo i dati dell’Istituto, per la Cassa integrazione in deroga regionale sono state più di 5.574.581 le ore autorizzate; le domande sono state 12.533, di cui accolte 12.183, con il coinvolgimento di 30.819 fruitori. Per la cassa integrazione in deroga Inps, le istanze sono state 13.106 di cui accolte 12.420 per un totale di 3.122.575 ore autorizzate. A queste si aggiungono 1.190.233 ore di cassa integrazione autorizzate per aziende plurilocalizzate di cui sono state autorizzate 674 domande su 772 pervenute. Le domande presentate di Cig ordinaria sono state 19.647 di cui 19.200 accolte a favore di 335.097 beneficiari; di questi 251.193 sono uomini e 83.904 donne. In totale le domande gestite nel corso dell’anno per tutte le tipologie di integrazione salariale sono state 57.783. Per quanto riguarda i modelli SR41, ovvero le integrazioni salariali, negli 8 mesi di emergenza Covid, i modelli pervenuti sono stati pari a 62.780 di cui circa il 30% è stato corretto d’ufficio dall’Inps e lo 0,9 %, annullato. Sono stati invece 72.332 i bonus da 600 euro erogati in regione, pari all’1,78% del totale nazionale, e 30.177 i congedi Covid.
L’emergenza sanitaria ha avuto un impatto – segnala il report – anche sul fronte delle Entrate dell’Istituto. Il flusso dei contributi è previsto per quest’anno in diminuzione del 4,4 % pari 142 milioni di euro di entrate in meno. Si registrano valori positivi per i contributi del lavoro domestico (+20,4%) e per il pagamento dei riscatti e ricongiunzioni (+ 30,7%), segno meno invece “nei flussi di cassa relativi ai versamenti contributivi delle gestioni più importanti dell’Inps, con riduzioni percentuali a due cifre per agricoli, commercianti ed artigiani”.
La pandemia ha inciso anche sul recupero dei crediti contributivi, che ha visto una contrazione del 14,3%. Per quanto riguarda infine le attività ispettive dell’Istituto, che hanno riguardato anche la corretta fruizione delle misure anti Covid, la percentuale di irregolarità riscontrate è salita nel 2020 all’82,67%. (Servizio di Bernardo Gulotta)