04/01/2024 TRIESTE – Da circa un anno dorme sotto il porticato dell’ex sede dell’inps in via Sant’Anastasio vivendo di aiuti da parte della gente e di una piccola pensione di reversibilità. Oggi raccontiamo la storia di Enrico, un senza fissa dimora triestino di 63 anni || Enrico è un triestino di 63 anni senza fissa dimora, vive da circa un anno sotto il porticato della ex sede dell’inps in via Sant’Anastasio. Freddo, caldo, umido o vento il suo riparo sono le coperte e i vestiti che gli sono donati dalle persone del rione.La sua è una storia difficile: rimasto orfano sin da piccolo è cresciuto prima nei collegi, poi in mezzo alla strada. Ha avuto una moglie che però è morta diversi anni fa, Enrico per sopravvivere può contare sulla pensione di reversibilità della donna che ha amato.La priorità ovviamente è quella di un tetto e un luogo caldo in cui vivere, ma la domanda inoltrata all’ATER, ormai tanti anni fa, non ha dato buon esito per il basso punteggio.L’uomo ci ha riferito di aver preso contatto con gli assistenti sociali del Comune. A pesare con l’età sono anche i malanni fisici, di certo non aiutati dal fatto di vivere in strada.Quella di Enrico è una delle storie della città, non l’unica, di chi vive all’addiaccio. C’è poi chi di questa condizione ne fa uno stile di vita non volendo neanche più di tanto aiuto. C’è poi chi si da più da fare per risollevarsi, chi si rassegna, chi pretende aiuto, chi per dignità nemmeno lo cerca. Non dubitando del racconto di Enrico, Telequattro sta facendo alcune verifiche con gli enti preposti per ricostruire questa situazione, ritenendo corretto sentire tutte le versioni. Resta, di fondo, la tristezza nel vedere un concittadino in difficoltà. – Intervistati ENRICO (Servizio di Bernardo Gulotta)
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