15/02/2024 TRIESTE – Il momento NO della Triestina sta portando malumori piuttosto palesi da parte della tifoseria che dopo l’esonero di Tesser hanno contestato la società al termine delle ultime due sconfitte. Inoltre la modifica al modulo inserita da mister Bordin stenta a decollare, per la mancanza di veri interpreti riguardo la soluzione tattica scelta dall’allenatore || Risultati che non arrivano, un gioco macchinoso, un modulo nuovo a cui adattarsi, un gruppo che ha manifestato nervosismo, più una tifoseria in contestazione. Non sono buoni gli elementi che contraddistinguono il momento attuale della Triestina reduce da tre sconfitte consecutive, ma soprattutto da un netto calo di qualità del gioco espresso. Quelle contro il Renate, il Mantova e la Pro Patria sono le ultime prestazioni negative dell’Unione, che però aveva già dato i primi segnali di smarrimento da dopo la partita con Padova, persa al Rocco il 22 dicembre.E’ mancata quella scossa che spesso il cambio d’allenatore comporta, contro il Renate la Triestina è partita bene ed ha creato qualcosa di più rispetto gli avversari, ma troppi errori in fase di impostazione di gioco e diverse grosse disattenzioni in difesa hanno mandato in tilt i rosso-alabardati che al netto delle occasioni create hanno palesato che oggi alla prima difficoltà la squadra si blocca. C’è poi da considerare che Roberto Bordin nelle due partite con lui in panchina ha cambiato in parte il modulo passando al 4-3-3 posizionando come esterni Redan ed El Azrak, due giocatori che assieme a Tesser agivano come centravanti o seconda punta il primo e trequartista o al caso interno di centrocampo il secondo. Senza dubbio due interpreti che per ruoli di corsa e dribbling possono adattarsi, così come per la capacità di inserirsi e arrivare al tiro. Non delle vere ali però, dal momento che l’idea di Tesser era quella di un centrocampo a rombo con D’Urso e proprio El Azrak che si sono spesso alternati sulla trequarti.Ciò che inoltre non sta rendendo felice il periodo è il malumore della tifoseria. Ai diversi pullman disdetti per seguire la squadra e le contestazioni a fine gara in quel di Fontanafredda dopo l’esonero di Tesser, rimane di fondo, come un sasso nella scarpa che a volte diventa uno scoglio, l’indisponibilità del Rocco, un mal di pancia costante per gli abbonati i quali sanno che fino a giugno non p (Servizio di Bernardo Gulotta)


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