26/03/2024 TRIESTE – Dopo 23 anni di esplorazioni gli speleologi della Società Adriatica di Speleologia hanno raggiunto il Timavo a oltre 300 metri individuando così un nuovo tratto del misterioso fiume sotterraneo || La scoperta, nel mondo della speleologia, è di quelle sensazionali: gli speleologi della Società Adriatica di Speleologia hanno raggiunto un nuovo tratto inesplorato del fiume sotterraneo Timavo. Nello scorso fine settimana una squadra di 12 speleologi della SAS, è riuscitaa raggiungere il nuovo fondo della grotta in cui scorre il fiume a oltre 300 metri di profondità. Un risultato storico che segna un altro, importantissimo tassello nella mappatura del misterioso fiume e delle sue caverne sotterranee. Il punto dal quale è partita l’esplorazione è la grotta denominata Luftloch (dal tedesco ‘grotta che respira’), il cui accesso si apre sul fondo di una dolina di Trebiciano, nel Carso triestino.Un lavoro molto complicato partito nel 2000 e che ha visto nel tempo diverse tappe: la prima è stata uno scavo di 60 metri imbrigliando e consolidando incombenti frane sotterranee, quindi la scoperta di una grotta e la possibilità di procedere oltre fino a 250 metri di profondità allargando numerosi passaggi intransitabili. Poi due ostacoli: il primo la mancanza d’aria, il secondo il restringimento del passaggio ridotto al punto che non riusciva a passare nemmeno una mano. Dopo lunghi anni di lavoro e il superamento di questi due impedimenti finalmente la scoperta: rimosso l’ultimo diaframma è stato possibile accedere a una grande caverna sul cui fondo scorre un tratto del fiume Timavo – Intervistati MARCO RESTAINO (PRESIDENTE SOCIETA’ ADRIATICA DI SPELEOLOGIA) (Servizio di Bernardo Gulotta)


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