30/04/2024 TRIESTE – Otto bambini in arrivo da Gaza sono in cura dalla notte all’ospedale Burlo Garofolo di Trieste grazie all’interessamento del medico triestino Marino Andolina. In quattro hanno subito amputazioni a causa dei bombardamenti. La notizia era stata anticipata da Telequattro la settimana scorsa. || Sono atterrati nella notte al Trieste Airport gli 8 bambini di Gaza che riceveranno le cure all’ospedale Burlo Garofolo di Trieste. Un’operazione complessa resa possibile dalla ong britannica Save a Child, realtà con cui collabora il medico triestino Marino Andolina, non nuovo a missioni umanitarie nei teatri di guerra, anche lui coinvolto in questa missione, oltre alla disponibilità del Burlo Garofolo con la responsabile dell’accesso all’offerta sanitaria per i pazienti non iscritti al servizio sanitario nazionale Barbara Fari, su mandato del direttore della struttura Stefano Dorbolò.Atterrati come detto a Ronchi dei Legionari grazie a un volo privato, gli 8 bambini accompagnati dalle famiglie saranno presi in carico dall’ospedale materno infantile di Trieste. L’istituto ha messo a disposizione la propria foresteria “Come a casa” per accogliere i familiari e l’Associazione ABC Bambini Chirurgici un appartamento. Anche il Vescovo di Udine, Monsignor Andrea Bruno Mazzocato e la congregazione delle suore Rosarie di Udine si sono impegnati per reperire alloggi ai bimbi e alle loro famiglie, mentre il Vescovo della Chiesa Greco Cattolica di Oradea, Monsignor Virgil Bercea ha dato un contributo fondamentale per l’organizzazione del trasferimento degli otto piccoli pazienti e dei loro familiari dalla Palestina a Trieste.Degli 8 bambini, quattro sono amputati e riceveranno protesi che saranno realizzate in Emilia Romagna, due necessitano di trapianto di midollo osseo, un bambino presenta una ferita dovuta a un’esplosione e uno ha una grave patologia chirurgica. Ai bambini si è aggiunta una giovane donna, mamma di uno di essi, che è anche in attesa di un secondo figlio. – Intervistati MARINO ANDOLINA (MEDICO) (Servizio di Bernardo Gulotta)
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