13/01/2021 TRIESTE – PROTESTA DEI RISTORATORI: PRIMA LE ADESIONI POI DIETROFRONT IN MASSA || Non ce la fa più Paolo, titolare di Ciò là. Emporio del gusto in via Galatti. E’ uno dei ristorato che aderirà alla manifestazione di protesta nazionale di venerdì 15 gennaio. “Io apro” è l’hashtag che sta percorrendo tutti i social, in cui si invitano ristoratori, gestori di locali, ma anche palestre e piscine a tenere aperto, a qualsiasi ora, per servire i clienti il giorno prima della stretta del governo per le con la nuova ordinanza. Dopo un tam tam mediatico, dove, almeno a parole e, attraverso i social, figuravano prima 30mila, poi 50mila, fino a ipotizzare quasi 100mila adesioni di vari gestori in tutta Italia e sembrava che anche a Trieste l’adesione fosse importante. Ora pare che la cosa stia scemando, con un dietrofront di massa. Troppo alto il rischio, troppa salata la multa, che, ricordiamo, prederebbero anche i clienti qualora frequentassero i locale negli orari o nelle modalità non consentite. Come anche arriva la convinzione, maturata tra molti, che sia molto più saggio una manifestazione nelle piazze, e chissà che non venga indetta, per protestare comunque secondo le regole e in sicurezza. Anche la categoria regionale si esprime sulla questione: “La Fipe, pur comprendendo la preoccupazione e la disperazione di chi ha promosso l’iniziativa, non ne condivide le modalità anche per il rischio di sanzioni e chiusure. Senza contare – aggiunge – che aperture forzate e locali pieni potrebbero prestare il fianco a chi cerca di far passare i gestori dei pubblici esercizi come “irresponsabili” e “untori”. (Servizio di Gianluca Paladin)