14/01/2021 TRIESTE – RIMOSSA LA STATUA DELLA BARCOLANA: NIENTE CINA, FINIRA’ IN UN DEPOSITO || La statua della Barcolana è stata rimossa da Piazza Unità. Indipendentemente dall’aver diviso i triestini sulla sua bellezza e localizzazione – tra petizioni per rimuoverla e chiamate a Telequattro per mantenerla – le quattro vele stilizzate, pur concepite ad Arezzo, “le xè comunque nate disgraziade”. Il vecchio adagio dedicato al Tram di Opicina ben si applica ad “Aria”: opera così battezzata dall’artista Stefano Conticelli. Il monumento sarebbe stato richiesto da un magnate cinese che lo voleva realizzato in marmo di Carrara. I costi esorbitanti del materiale e la pandemia da Covid hanno fatto sì che il progetto originario, però, saltasse ripiegando sul più a buon mercato travertino per la base da 4 metri per 1,70. La commessa però di fatto saltò e la permanenza del manufatto – originariamente fissata in 15 giorni a Trieste – si è dunque allungata a più di 3 mesi. Il sindaco non ha nascosto, in più occasioni, la speranza che lo scultore ne facesse dono alla città poiché il prezzo di mercato di “Aria” è di 120mila euro. “Aria salada” chioserebbe il tipico battutista nostrano. E specie di questi tempi nessuno, istituzioni e Società velica di Barcola e Grignano, può permettersi di accollarsi una cifra del genere per posizionare il manufatto, così come era stato prospettato ipoteticamente, sulla rotonda del Porto Vecchio. Dunque il monumento torna a casa? Ad Arezzo nell’atelier di Conticelli? Nò, finirà in un deposito poco distante da Trieste in attesa di capire che fine farà. Dal dragone cinese, infatti, nessuna chiamata anche dopo aver visto le foto. Forse qualche benefattore triestino, fra qualche tempo, vorrà donarla alla città oppure finirà per prender polvere. Insomma sulle “vele d’Autunno” – come l’hanno battezzata gli estimatori – o “el rastrel” – come la chiamano i contras – tira una brutta aria. (Servizio di Marco Stabile)