18/07/2024 GORIZIA – Vige la cautela da parte della Regione e dell’ASUGI nel trattare l’argomento del “fine vita” a seguito della pronuncia del Tribunale di Trieste sul caso di Martina Oppelli, la 49enne triestina affetta da sclerosi multipla che ha chiesto all’azienda sanitaria di accedere al suicidio medicalmente assistito. Regione e ASUGI, a ogno modo, rispetteranno la decisione del Tribunale. || Queste le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi e del Direttore generale di ASUGI Antonio Poggiana riguardo la pronuncia del tribunale sul caso di Martina Oppelli, la 49enne affetta da sclerosi multipla la cui richiesta di accedere al suicidio medicalmente assistito era stata negata dall’azienda sanitaria otto mesi fa. Il Tribunale di Trieste in questi giorni ha ordinado ad ASUGI di provvedere entro 30 giorni a una nuova valutazione delle condizioni della donna. Per ogni giorno di ritardo oltre il termine fissato dal Tribunale di questa nuova valutazione ASUGI dovrà 500 euro a Oppelli.La reazione di Riccardi e Poggiana è piuttosto cauta ed esce da ogni questione che possa mescolare etica, politica e opinione personale, essendo stata questa vicenda foriera di un dibattito pubblico piuttosto partecipato. E proprio per questo Riccardi ha aggiunto che, nutrendo il massimo rispetto vista la delicatezza della situazione, attorno a questo c’è troppa strumentalizzazione politica – Intervistati RICCARDO RICCARDI (ASSESSORE ALLA SANITA’ REGIONE FVG), ANTONIO POGGIANA (DIRETTORE GENERALE ASUGI) (Servizio di Bernardo Gulotta)


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