27/11/2024 TRIESTE – Si attendono logicamente tutte le ufficialità del caso, ma i siti di informazione sportiva e diversi quotidiani danno ormai per certo il ritorno di Attilio Tesser sulla panchina della Triestina. || Il giorno libero concesso alla Triestina, come riporta oggi CitySport, fornice un elemento in più per accostare Attilio Tesser alla panchina dell’Unione. Sono giornate dense quelle della dirigenza alabardata a colloquio col tecnico veneto per pianificare la salvezza dei giuliani, in un cambio di rotta che sembra sia fortemente voluto dal futuro diesse Delli CarriIl momento in casa alabardata è quantomai delicato, ultimo posto in classifica, una sola vittoria alla prima di campionato e due allenatori già impiegati in 16 gare del girone A della serie C 2024/2025. L’ultima partita giocata dall’Unione è stata anche l’emblema che anche quando in campo le cose girano bene, alla fine non si capitalizza. Contro il Renate la Triestina ha giocato un buon calcio con una qualità ritrovata e molte occasioni però non sfruttate, scoprendo il fianco nel finale a una rete beffarda per quanto si è visto in campo. Un segnale di miglioramento in termini di gioco che fa sperare in una rinascita e una scalata di punti che man mano che avanza il cammino in campionato diventano sempre più decisivi per ottenere la salvezza.Le voci degli ultimi giorni che riguardano Tesser sono avvalorate dall’incontro avvenuto ieri tra il General Manager Alex Menta, il futuro direttore sportivo Delli Carri, per cui anche in questo caso manca l’ufficialità, e lo stesso Tesser. Una ricucitura di rapporto senza dubbio non semplice dopo l’esonero della passata stagione che avrebbe portato il tecnico di Montebelluna a richiedere una serie di garanzie qualora dovesse ritornare sulla panchina giuliana. La palla resta ferma ma solo finché dalla società non arriverà la comunicazione ufficiale in merito, anche per rispetto del lavoro di mister Clotet che dal suo arrivo ha dimostrato una concentrazione e un attaccamento all’obiettivo da raggiungere senza dubbio molto sentiti. Anche troppo vistosi, se ci si rifà all’episodio con Krollis, simbolo di un’attenzione che sfocia sul nervoso nel non voler lasciare vantagg (Servizio di Bernardo Gulotta)


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