27/03/2025 MONFALCONE – E’ incominciata ieri pomeriggio la settima edizione di Monfalcone Geografie in programma fino al 30 marzo. Ad aprire le riflessioni sui temi dell’evento, lo storico e presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri || Come cambiano i confini del mondo? Le geografie del pianeta e del nostro tempo, dal Big Bang alle nuove tecnologie sono state al centro della giornata inaugurale, ieri mercoledì 26 marzo del Festival Letterario Monfalcone Geografie, edizione numero 7, di scena fino a domenica 30 marzo. Una sequenza di riflessioni sulle nuove rotte della società fra conflitti e cambiamenti globali. Un festival ideato come un vasto “osservatorio” che incrocia le riflessioni di oltre 50 voci del pensiero, della letteratura e del giornalismo del nostro tempo. A inaugurare la rassegna l’autorevole profilo di Giordano Bruno GuerriPromosso dal Comune di Monfalcone, Geografie è organizzato in partnership con Fondazione Pordenonelegge.it, per la cura artistica di Gian Mario Villalta, Alberto Garlini, Valentina Gasparet e Roberto Covaz, di intesa con il comitato scientifico.Il festival si è aperto sfogliando la Storia del mondo con il saggista e presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri in dialogo con lo scrittore e direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta, che hanno accompagnato il pubblico riflettendo sugli snodi storici cruciali per disegnare un percorso che aiuti a comprendere la complessità del presente. Un tempo, spiega Villalta dove le geografie che mutano non sono più solo fisiche ma soprattutto psicologiche – Intervistati GIORDANO BRUNO GUERRI (STORICO E PRESIDENTE VITTORIALE), GIAN MARIO VILLALTA (CO ORGANIZZATORE GEOGRAFIE) (Servizio di Bernardo Gulotta)


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