09/07/2025 TRIESTE – La Triestina perde il direttore sportivo Daniele Delli Carri nel momento più delicato della stagione. Tra stipendi non pagati, tesserati in mora e un disavanzo milionario, il rischio fallimento è ormai più di un’ipotesi. || La crisi della Triestina non è più un sussurro ma un grido d’allarme che rimbalza da settimane tra spogliatoi, tribunali e tifoseria. Ora arriva anche l’addio di Daniele Delli Carri: il direttore sportivo, protagonista della salvezza assieme a Tesser, ha formalizzato la risoluzione consensuale del contratto con il club alabardato. Una decisione maturata dopo il mancato pagamento degli stipendi al 1° luglio e l’impossibilità concreta di pianificare qualsiasi attività di mercato. Nessun budget, nessuna garanzia: solo promesse.Il presidente Ben Rosenzweig, che aveva inizialmente respinto l’uscita del dirigente, ha poi dato il via libera, continuando a ribadire pubblicamente di avere un piano di rilancio triennale e di voler onorare tutti gli impegni. Ma i fatti raccontano altro. Al 31 marzo il disavanzo sfiora i 4,3 milioni di euro, l’indice di liquidità è fuori norma e diversi calciatori hanno già messo in mora la società. Il rischio fallimento è concreto e, in assenza di interventi immediati, il Tribunale di Trieste potrebbe presto avviare la procedura.Intanto si consuma il paradosso: senza direttore sportivo e con il mercato bloccato, la Triestina resta ferma, mentre attorno il pressing cresce. Tifosi e politici locali invocano a gran voce un passaggio di proprietà, ma Rosenzweig continua a fare muro. C’è chi lavora sotto traccia per evitare il disastro, ma il tempo stringe. E l’Unione, che sul campo aveva ritrovato dignità e risultati, rischia ora di crollare per mano di una proprietà incapace di garantire il futuro. – Intervistati BEN ROSENZWEIG (PRESIDENTE TRIESTINA – DA INTERVISTA DEL BLOG “FALLO TATTICO”) (Servizio di Bernardo Gulotta)
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