14/07/2025 TRIESTE – Dopo anni di attesa, la storica stazione triestina di Campo Marzio si prepara a diventare il secondo grande Museo Nazionale Ferroviario d’Italia. Un progetto ambizioso che unisce memoria, architettura e turismo, con inaugurazione prevista tra fine 2026 e primavera 2027. || Una nuova vita attende la storica stazione di Trieste Campo Marzio, destinata a diventare il secondo grande Museo Nazionale Ferroviario del Gruppo FS dopo Pietrarsa. Il progetto, guidato dalla Fondazione FS Italiane, sta restituendo splendore a un luogo simbolo della città attraverso un imponente intervento di riqualificazione da 24,5 milioni di euro, sostenuto da fondi pubblici e privati.Il cantiere, oggi al centro di una visita ufficiale con autorità e tecnici, racconta di una rinascita non solo architettonica ma culturale e turistica. Dopo la bonifica e la messa in sicurezza dell’intero complesso, sono stati completati il ripristino delle coperture della testata “Ottaviano Augusto” e il restauro della facciata mare, ormai prossimo al termine. Nell’ala “Giulio Cesare” si lavora agli interni e agli impianti, mentre una moderna copertura in acciaio e vetro ridisegna la corte centrale.Entro il 2025 sarà ultimata la nuova tettoia panoramica che ospiterà un bar-ristorante, mentre nell’ala destra prenderà forma un hotel a tema ferroviario con 60 camere. Il museo ospiterà convogli storici restaurati, plastici e cimeli, con un piazzale dotato di 4 binari (uno elettrificato) per accogliere treni di lusso e leggende su rotaia come il Settebello e l’Arlecchino.L’inaugurazione è prevista tra fine 2026 e primavera 2027: un viaggio nella memoria che parte da Trieste per arrivare dritto al cuore della storia ferroviaria italiana. – Intervistati LUIGI CANTAMESSA (DIRETTORE GENERALE FONDAZIONE FS ITALIANE) (Servizio di Bernardo Gulotta)
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